Opere di Vittorio Gnecchi eseguite a Berlino nel 1923_2

In Italia, a parte qualche sporadica concessione, perdura il silenzio. E a nulla valgono le influenti amicizie di Gnecchi, le innumerevoli lettere scritte. A ogni richiesta di esecuzione, la risposta è sempre garbatamente negativa.

Addirittura, in occasione della “Prima Mostra del Novecento Italiano”, tenutasi a Bologna nella primavera del 1927, Gnecchi rimane escluso dalla lista dei 57 compositori italiani invitati, nell’indignazione di molti critici tedeschi.

Ormai il caso Gnecchi non è più riferito al rapporto tra Cassandra ed Elektra, ma alla figura stessa del musicista; più che contro i detrattori (capeggiati dal musicologo Alceo Toni) che considerano il compositore un dilettante, l’esiguo numero di sostenitori deve affilare le proprie armi contro un intero ambiente musicale che dimostra assoluta indifferenza, se non prevenuta ostilità, verso qualsiasi creazione musicale che non rientri nel genere della più scontata tradizione del melodramma italiano.